Ma esiste un’alimentazione che può curare l’osteoporosi?
La risposta è semplice.
Una dieta preventiva esiste, incrementando sicuramente tutti quegli alimenti che possono influenzare o meno la malattia. Per quanto riguardo la sua regressione, invece, è bene chiarire sin da subito che una dieta in grado di curarla non esiste; certo possiamo stabilizzarla , ad esempio bloccando il suo avanzamento.
Vediamo quali sono i fattori influenzanti.
Anche la dieta, l’attività motoria e più in generale lo stile di vita contemporaneo (come ad esempio la ridotta esposizione solare) contribuiscono ad aumentare l’incidenza dell’osteoporosi.
Si consiglia di abolire il fumo, che ha un effetto negativo sulla massa ossea.
L’attività fisica, soprattutto di tipo motorio-sportivo, esercita uno stimolo meccanico sulle ossa, che vengono sollecitate a crescere (in età di sviluppo) e a mantenere una certa densità o compattezza.
L’esposizione solare è indispensabile alla sintesi cutanea di vitamina D, un fattore pro ormonale necessario all’ossificazione e carente nella dieta della popolazione media.
Per questo motivo è molto importante adottare, sin da giovani, sane abitudini dietetiche, efficaci per prevenire l’insorgenza dell’osteoporosi e combatterne l’avanzamento, soprattutto qualora esista una forte predisposizione su base genetica.
Adesso vediamo nello specifico alcuni fattori influenzati:
1)Non eccedere con il sodio: se in eccesso, oltre a favorire l’ipertensione, questo minerale aumenta l’escrezione renale del calcio dal circolo sanguigno;
2)Non eccedere con il fosforo: questo minerale indispensabile per la sintesi di idrossiapatite (il minerale delle ossa), se proporzionalmente in eccesso rispetto al calcio, ostacola l’assorbimento di quest’ultimo. Dato che nella dieta il fosforo è generalmente più abbondante del calcio, alcuni specialisti consigliano di fare attenzione a non associare i cibi ricchi di fosforo (come certi prodotti della pesca) a quelli ricchi di calcio (dato che, soprattutto nel latte e derivati – che sono le fonti principali di calcio – il fosforo è già presente in quantità sufficienti);
3)Non eccedere con le proteine: si è ipotizzato che un apporto smodato di proteine, a causa del notevole residuo azotato, possa aumentare anch’esso l’escrezione renale del calcio dal circolo sanguigno;
4)Non eccedere con le fibre, con l’acido fitico, con l’acido ossalico e con i tannini: le fibre sono indispensabili al corretto funzionamento dell’intestino, ma se in eccesso ostacolano l’assorbimento intestinale dei nutrienti. L’acido ossalico, quello fitico e i tannini hanno la tendenza a legarsi con certi minerali nell’intestino, tra cui il calcio, impedendone la captazione;
5)Non eccedere con il saccarosio e l’alcol etilico; sono considerati fattori negativi per il corretto metabolismo del calcio e delle ossa;
6)Non eccedere con gli stimolanti come la caffeina e la teofillina.
In definitiva cerchiamo sempre di avere una dieta quanto più varia ed equilibrata possibile, senza fissarci solo ed esclusivamente su determinati alimenti o senza eccedere sia in eccesso che in difetto; a meno che non ci siano delle condizioni particolari di salute, in quel caso è bene rivolgersi ad un professionista. Prevenire è meglio che curare!