Sono il classico ingrediente da aggiungere alla fine di ogni ricetta per dare al piatto quel tocco di sapore in più che può fare la differenza: e, a sentire gli esperti, fanno anche bene.
Il basilico e il prezzemolo sono erbe aromatiche particolarmente apprezzate nella cucina italiana, tant’è che la seconda è diventata sinonimo di qualcosa o qualcuno sempre presente ovunque: ma forse pochi sanno che sono anche piante dalle spiccate proprietà officinali. In particolare uno studio recente comparso sulla rivista specializzata Microbial Pathogenesis ne decanta le virtù antibatteriche.
Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno testato le proprietà degli oli essenziali di basilico e prezzemolo su batteri patogeni del genere vibrio, isolati in vitro a partire da frutti di mare crudi o poco cotti o campioni di acqua di mare. Entrambe le sostanze si sono rivelate in grado di inibire la crescita dei microrganismi: per 18 batteri su 41, inoltre, hanno evidenziato la capacità di disgregare o impedire la formazione di un biofilm che permette ai batteri di proliferare e riprodursi. Il basilico, per la verità, è l’erba aromatica che ha mostrato le maggiori potenzialità benefiche e quella più ricca di composti chimici: sono stati 48 quelli isolati dal team di ricercatori, contro i 26 per quanto riguarda l’estratto di prezzemolo.
Tale ricerca apre nuove strade verso l’utilizzo di queste piante: non solo in ambito gastronomico, ma anche officinale.
D’altronde, in medicina popolare sia il basilico sia il prezzemolo erano già conosciuti: il primo viene utilizzato per la preparazione di infusi con caratteristiche sedative, stomachiche, diuretiche e persino antinfiammatorie; col secondo, invece, si possono produrre degli impacchi con le foglie pestate che vadano a lenire punture d’insetti, contusioni e mal di denti, mentre per uso interno può essere indicata per abbassare la pressione.